il solo comporre porcellane d'oriente per
sabbiathe d'orazione bohémienne
segna il tempo in questo quarzo che acciacca parole
respiri - d'insolenza e di candeggi
amenecer encarnado, hoje nesta estrada
tu vaghi per altro noi di sapore a odore
della carne che muta occupa strappa
da corone diamanti e nel fischio
stridere sussurri come ridere iridi
di rotule e merengue nelle gambe
tu - di me - sei paglia
per queste braccia come sedie d'intrecci singoli
nell'anochecer morado infinito
è il salmastro colato da un ritardo
di rose selvagge - crucifixion antigua nostra
in Saint Etienne avvenuta. mai.
lunedì 7 maggio 2007
giovedì 3 maggio 2007
Don Juan
Memento il sapore del vento
gonfiare il ventre
di madri illuse dal falso
nel romanticismo
dei petali morti a colazione
a me dico ora "aspettami nel niente"
e a te dico dunque
"sorprendimi menade"
tra il cielo e la terra
disperano i talenti
per segnare le strade come croci
tarlate da baci empi
macchiati di deliri
e di rampolli che nell'ombra
di uomini sudici di polveri marmoree
chinano gli occhi bramosi di vita
"Padre aspettami"
sono il servo di una lima
per bocche socchiuse
melagrane amare
tra virgole ermetiche
gonfiare il ventre
di madri illuse dal falso
nel romanticismo
dei petali morti a colazione
a me dico ora "aspettami nel niente"
e a te dico dunque
"sorprendimi menade"
tra il cielo e la terra
disperano i talenti
per segnare le strade come croci
tarlate da baci empi
macchiati di deliri
e di rampolli che nell'ombra
di uomini sudici di polveri marmoree
chinano gli occhi bramosi di vita
"Padre aspettami"
sono il servo di una lima
per bocche socchiuse
melagrane amare
tra virgole ermetiche
Ostello d'amidi e moquette
ostello con uso cucina
questo giorno il silenzio
nel blu moquette di una camera
coi nomi d’elenco telefonico
per ordine sparso e cognomi
assenti impresentabili
noi - i corpi -
nell’eco delle pareti
così sembra che torni errante
la prepotenza di un calamaio
perché di proporzioni
vuoi svenire - cenere di sigaro
su questo polsino inamidato -
sapresti baciarmi
suite di pendenza e supplizio
quando con la tua bocca faccio cerchi
blu trasformi le mie nocche
sfidi
la notte che alza gli occhi
per chiacchiera di mascella
in un letto che si spoglia da sé
Toro Meccanico
C’era per così dire un indecoroso quaderno d’albero
Boulevard du temple staccava a Paris
foglie scarpe dal letto
dalle camere comprate a pochi sous
c’erano ginocchia mostrate cicche di baci stampate
carta sulle panchine appunti d’ore sui filtri masticati
veloce e bene hai spinto fuori stagione
tabloid con maglie di ramarri
panoramique vue sui resti del tuo zigomo
gioco d’anca nella patta di voce per dirlo
aggrappato in pelle addenti, sorridi
toi , tu, taureau mécanique, demodé,
nudo di dorso, cagna che fame stana e apprende
Boulevard du temple staccava a Paris
foglie scarpe dal letto
dalle camere comprate a pochi sous
c’erano ginocchia mostrate cicche di baci stampate
carta sulle panchine appunti d’ore sui filtri masticati
veloce e bene hai spinto fuori stagione
tabloid con maglie di ramarri
panoramique vue sui resti del tuo zigomo
gioco d’anca nella patta di voce per dirlo
aggrappato in pelle addenti, sorridi
toi , tu, taureau mécanique, demodé,
nudo di dorso, cagna che fame stana e apprende
Corpi Verticali
rispondono corpi verticali
sul tramonto che salta in deep Tower
giglio carnale pietra attraversata
in lingua di parete è spigolo
d’oscuro verde la fila dei lampioni
punta di polso che striscia sulla mappa
per le cinque ore cinque dei gradi
dentro zurigo nord
38 meridiani d’utero febbre sono i velluti
i fiori secchi i tessuti d’arabo artigiano
cargo di perversioni in targa una ad uno
legno di giochi rugiade di ferite
delizie di pepe e pan tostato
libera un vin brulé pizzi e cravatta
sul tramonto che salta in deep Tower
giglio carnale pietra attraversata
in lingua di parete è spigolo
d’oscuro verde la fila dei lampioni
punta di polso che striscia sulla mappa
per le cinque ore cinque dei gradi
dentro zurigo nord
38 meridiani d’utero febbre sono i velluti
i fiori secchi i tessuti d’arabo artigiano
cargo di perversioni in targa una ad uno
legno di giochi rugiade di ferite
delizie di pepe e pan tostato
libera un vin brulé pizzi e cravatta
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